Chiesa di San Polo
La Chiesa di San Polo, o Chiesa di San Polo, come la chiamano gli italiani, è una delle chiese più interessanti di Venezia. Situata in Campo San Polo, una delle piazze più grandi e antiche di Venezia, è difficile non notarla. La chiesa dà il nome al sestiere di San Polo, una delle zone più piccole ma più frequentate della città.
Storia e architettura
San Polo è un vero e proprio punto di riferimento sulla mappa di Venezia, ricco di storia e di arte incredibile. L'attuale chiesa cattolica risale al XV secolo. Tuttavia, l'originale fu trovata nell'837 da due dogi veneziani. Nel 1804 fu effettuato un importante restauro da parte di Davide Rossi. La chiesa rappresenta ora uno stile neoclassico con elementi gotici.
San Polo presenta alcuni elementi di design unici, come il bellissimo portale sud della bottega di Bon o il tetto a forma di chiglia di nave. La chiesa è dedicata all'apostolo Paolo, per cui all'esterno si trova una sua statua.
Il Campanile di San Polo
Durante la visita a San Polo, potrete vedere anche il Campanile, una torre campanaria di 26 metri. A pochi metri di distanza da San Polo, risale al 1362. Il portale della torre presenta due leoni scolpiti, che rappresentano eventi significativi della storia di Venezia.
Opere d'arte di fama mondiale all'interno
L'interno della chiesa è buio e misterioso e ricco di opere d'arte affascinanti. Passeggiate nella chiesa e ammirate le rinomate opere dei più importanti pittori italiani.
La più famosa è l'Ultima Cena di Jacopo Tintoretto. L'altra opera degna di nota è lo Sposalizio della Vergine di Paolo Veronese. Sul soffitto si trovano anche 14 stazioni della Via Crucis di Giandomenico Tiepolo e la sua Gloria degli angeli e Resurrezione.
Anche il padre di Giandomenico, Giambattista Tiepolo, ha lasciato la sua impronta nella chiesa. All'interno si trova la sua famosa Vergine che appare a San Giovanni Nepomuceno.
La passeggiata d'arte non finisce qui. Ammirate le tele di Paolo Piazza e Palma il Giovane e la cupola affrescata da Gioacchino Pozzoli. Non dimenticate di dare un'occhiata alle due statue di bronzo di Alessandro Vittoria.