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L'isola lagunare di Murano è il cuore della produzione vetraria veneziana da secoli, la prima testimonianza e` datata 982 DC. Murano raggiunge il suo apice tra il XV e il XVI secolo. Questo dopo aver spostato per decreto tutte le vetrerie a Murano. Fino al 1950 Murano e` riuscita a detenere il monopolio della forgiatura di vetro nel mondo.&nbsp;
Nel XIII secolo, la popolazione contava oltre 30.000 abitanti, Murano godeva di autogoverno, coniava le proprie monete ed aveva una propria aristocrazia. I segreti della lavorazione del vetro, si passavano e si mantenevano in famiglia. Dal XIV secolo le figlie dei vetrai venivano sposate anche da nobili veneziani, tanto era il prestigio di questa categoria. Agli artigiani del vetro di Murano furono concessi privilegi senza precedenti. I mastri vetrai che lasciavano l’isola per fondare proprie attività` altrove, venivano uccisi.&nbsp;
Passeggiare fra le viette e le case coloratissime di Murano, resta un esperienza piacevole e caotica. Ma una visita guidata ad una fabbrica di vetro e` un'evento&nbsp; incredibile al quale assistere, certamente l’attrazione principale di chi visita Murano. Troverai tantissime botteghe con aree espositive dove ti presenteranno la lavorazione del loro vetro. I soffiatori di vetro prenderanno gocce di pasta di vetro fusa all'estremità` di un'asta di ferro. Girando l'asta di ferro e soffiando, la pasta calda si trasformerà in opere d’arte di vetro, uniche al mondo. Queste opere possono essere animali, piante, calici di vetro, vasi, lampadari o pezzi particolari su richiesta. Chiaramente non ti mostreranno i “trucchi del mestiere”, ma avrai modo di vedere come nasce un'opera in vetro.&nbsp; In quasi ogni fabbrica la dimostrazione resta gratuita, i venditori cercheranno di venderti i loro prodotti a qualunque costo. Ricordati che non sarai mai obbligato a comprare, se non lo vuoi veramente.
Se hai una giornata da dedicare a Murano, ti consigliamo una visita alla&nbsp; Basilica dei Santi Maria e Donato. Questa basilica minore e` il cosiddetto Duomo di Murano, un'opera in stile bizantino veneziano. Ti consigliamo poi la visita al <a href="https://museovetro.visitmuve.it/" target="_blank" rel="noreferrer">museo del vetro</a>, dove potrai approfondire la storia della lavorazione del vetro a Murano.
Murano e la sua industria del vetro restano una delle attrazioni più allettanti non solo di Venezia, ma del mondo intero.

Murano e le sue vetrerie

Burano fu uno dei primi centri abitati della laguna ed ha continuato negli anni&nbsp; a prosperare come comunità di pescatori. Burano è densamente popolata ed i suoi corsi d’acqua sono armonicamente fiancheggiati da casette colorate. L'isola ha cambiato radicalmente il suo aspetto negli ultimi decenni, trasformandosi da villaggio di pescatori e merlettaie ad affollato ritrovo di turisti.&nbsp;
Il cuore dell’isola e` Piazza Baldassare Galuppi con l’omonima via, dal nome del compositore buranese. La strada è fiancheggiata da bancarelle di biancheria e merletti, trattorie all'aperto che servono pesce fresco ed i famosi Bussolai Buranei.
Burano e` nota in tutto il mondo per i suoi merletti.&nbsp; La scuola dei merletti di Burano fu voluta e promossa dalla Dogaressa Morosini nella fine del 1500. Con la pressione della concorrenza del merletto francese, Burano e la sua arte del merletto declinarono. L’arte del ricamo venne ripresa nel 1872 con la nascita della Scuola dei Merletti. La tecnica che ha reso famoso il merletto di Burano e` nota con il nome di “punto in aria”. In questa tecnica si usa solo ago e filo a mano, senza alcun supporto. L’arte del merletto di Burano ha poi avuto molte evoluzioni e modifiche. Oggi i merletti di Burano si contraddistinguono per la complessa dinamica dei disegni che richiede molto tempo e dedizione. Ecco perché i prezzi di questi merletti sono molto alti e difficili da trovare, anche perché ci sono poche merlettaie. Nelle scuole di merletto di Burano potrai vedere, se sei fortunato, le merlettaie all’opera. Se vorrai approfondire la storia dei merletti ed ammirare qualche merletto pregiato ti consigliamo di visitare il <a href="https://museomerletto.visitmuve.it/" target="_blank" rel="noreferrer">Museo del Merletto</a>.&nbsp;
Ma Burano non e` solo merletto, ti consigliamo&nbsp; infatti di far visita alla chiesa di San Martino.&nbsp; Questa chiesa incompiuta con&nbsp; il suo vistoso campanile pendente e le sue opere pittoriche all’interno e` il simbolo di Burano. Il suo campanile pendente poi, si nota a vista anche da molto lontano.&nbsp;
Se visiti Burano devi fare almeno una foto alla casa di Bepi Sua’, dove i suoi muri venivano ridipinti ogni giorno dall'eccentrico signor Bepi.
Se hai molti giorni ha disposizione per visitare la laguna,&nbsp; ti consigliamo di pernottare almeno una notte in una casa colorata di Burano. Vivere Burano non da turista “mordi e fuggi”, ma da residente, si potra rivelare una sorpresa unica.

Burano ed i suoi merletti

Torcello e` un isola della Laguna abitata sin dai primi secoli dell’impero romano.&nbsp; Probabilmente fu insediata dagli Altini, popolazione della terraferma, in fuga da ondate di longobardi invasori. Gli Altini trasportarono con loro grandi ricchezze: materiali da costruzione e&nbsp; reliquie di santi.
Con le isole di Burano e Mazzorbo, fu il primo insediamento lagunare. Dal X secolo&nbsp; ospitò il più importante bazar con l’oriente, rendendo Torcello nota come Emporion mega. Il primo vero dato storico si riscontra con l’iscrizione del 639 nella Cattedrale di Torcello, rendendo l’isola una dei primi insediamenti della Laguna di Venezia.&nbsp;
Man mano che la comunità di Rialto cresceva d'importanza grazie al commercio, Torcello divenne un centro di comunità religiose di clausura. Torcello perse il suo splendore anche per la sua posizione in una zona paludosa dove aumenta i rischi di pestilenza. Queste problematiche portarono la popolazione dell’isola di Torcello verso Venezia e la terraferma.
Anche se oggi Torcello e` abitata solo da una decina di persone, vivrai un'esperienza che ti arricchirà`. Ti consigliamo la visita della Basilica di Santa Maria Assunta edificata nel 639 circa rendendola uno dei primissimi edifici lagunari. Questa basilica minore rimase cattedrale fino alla soppressione della diocesi di Torcello nel 1818, divenendo quindi una chiesa parrocchiale. La basilica e` in stile paleocristiano con un magnifico campanile. Una caratteristica unica sono le imposte in pietra alle finestre. Sempre nel complesso della Basilica di Santa Maria Assunta ti consigliamo la Chiesa di Santa Fosca vicino ai resti del battistero.&nbsp;
Se visiterai Torcello attraversa il famoso Ponte del Diavolo che insieme al Ponte Chiodo di Cannaregio e` uno dei ponti senza parapetto.&nbsp;
Se ami la storia e vorrai approfondire la tua visita a Torcello ti consigliamo la visita al <a href="https://museotorcello.servizimetropolitani.ve.it/il-museo/" target="_blank" rel="noreferrer">museo di Torcello</a>.&nbsp;
Torcello ha forse perso lo sfarzo dei primi anni del 600 ma resta ancora una meta da visitare. Se hai tempo e vorrai fare un salto nel passato, visita Torcello.

Torcello

Il Lido di Venezia è una sottile barena lunga 12 km (8 miglia) che forma una barriera naturale tra <a href="/it/">Venezia</a> e il mare aperto. È sia un sobborgo residenziale della città sia, soprattutto per i turisti, la stazione balneare della città.
Quest'isola della laguna, così come la sorella Pellestrina, consente l'accesso alle auto. È collegata al parcheggio dell'<a href="https://venicexplorer.com/the-city/geography-of-venice/santa-croce" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">isola del Tronchetto</a> da un traghetto per auto quasi ogni mezz'ora. Da <a href="/it/">Venezia</a>, il Lido di Venezia è regolarmente servito da un vaporetto.
La stagione principale del Lido va da giugno a settembre; i mesi più affollati sono luglio e agosto. In inverno, la maggior parte degli hotel è chiusa.
<h2>Il primo lido del mondo</h2>
Nel XIX secolo, prima dello sviluppo del Lido, l'isola era il luogo di ritrovo preferito di Shelley, Byron e altri personaggi letterari. Byron nuotò dal Lido a Santa Chiara attraverso il <a href="https://venicexplorer.com/fr/explore/the-best-of-venice/grand-canal" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">Canal Grande</a> in meno di quattro ore, dando inizio alla tradizione della famosa maratona di nuoto con coppa, la Byron Cup, che durò fino a quando la balneazione lungo il Canal Grande cessò a causa del traffico e dell'inquinamento delle acque.
Gli stabilimenti balneari furono gradualmente aperti e alla fine del secolo il Lido di Venezia era diventato una delle località balneari più alla moda d'Europa, frequentata da reali e star del cinema. Soggiornavano nei grandi alberghi, nuotavano in mare o si sedevano in sdraio sulla sabbia accanto alle cabine a strisce.
La vita nel periodo di massimo splendore del Lido è stata brillantemente evocata nel libro di Thomas Mann "Morte a Venezia". L'Hotel des Bains, dove soggiornava il malinconico Von Aschenbach, era presente nel romanzo e nel film di Visconti del 1970. È tuttora un punto di riferimento importante e un luogo elegante in cui soggiornare.
L'altro volto dell'isola, quello raccontato da Mann e da Visconti, è quello della pesca e della vita rurale. Qui i carciofi crescono al meglio e le ostriche della laguna erano la scelta preferita di Napoleone, che se le faceva consegnare in scatole sigillate durante le sue campagne.
Il Lido di Venezia non è più il prestigioso resort che era negli anni Trenta. Le spiagge sono affollate, le strade trafficate e i traghetti sono pieni di turisti. Tuttavia, la sabbia, il mare e le strutture sportive offrono una gradita pausa dalla cultura cittadina. Le backwaters offrono una tregua verde dal caldo di Venezia.
<h2>Esplorare l'isola</h2>
Il Lido può essere percorso in autobus, ma una forma di trasporto popolare è la bicicletta. È possibile noleggiarne una presso il negozio situato di fronte alla fermata del vaporetto di <a href="/it/explore/venice-churches">Santa Maria Elisabetta</a>.
Il lato orientale dell'isola è orlato da spiagge sabbiose del lido di Venezia. Per i passeggeri che arrivano in traghetto all'imbarcadero principale, queste spiagge sono raggiungibili in autobus, taxi o a piedi lungo il Gran Viale Santa Maria Elisabetta. Si tratta della principale <a href="/it/the-city">via commerciale del Lido.</a>
Alla fine del Gran Viale si può girare a sinistra per le spiagge di San Nicolò, oppure a destra sul Lungomare G Marconi, che vanta gli hotel più grandiosi e le spiagge migliori. Gli hotel controllano le spiagge di questa zona e applicano tariffe esorbitanti per l'uso delle strutture balneari.
Quando la strada gira a 90° a destra e si immette in via Sandro Gallo, si può scegliere di salire sulla piccola pista ciclo-pedonale che porta al faro degli Alberoni lungo tutta la riva del mare Adriatico, se si è a piedi o in bicicletta. Quest'area è liberamente accessibile e offre l'unica possibilità di liberarsi dalla sabbia e di fare il bagno in un ambiente roccioso. Una ventina di muretti creano una serie di mezze piscine, spesso frequentate da naturisti.
Via Sandro Gallo, una strada lunga e diritta, conduce a sud-ovest fino al villaggio di Malamocco e poi agli Alberoni.
La strada corre per lo più in mezzo alle isole, ma si può fare una svolta a destra per ammirare la laguna e Venezia dal Lido.
Malamocco offre alcuni piacevoli ristoranti di pesce. La testimonianza che un tempo questa era Metamauco, sede del governo lagunare, del vescovo e del duca nell'VIII secolo, si trova in un paio di antichi palazzi, all'interno del piccolo e altrimenti povero villaggio. Durante il loro impero, la strada dei Romani verso i giacimenti di sale di Grado e Trieste passava lungo le due isole di Pellestrina e del Lido di Venezia. Malamocco mostra ancora un minuscolo ponte romano, a metà strada tra la laguna e le rive del mare.
Agli Alberoni, all'estremità meridionale del Lido di Venezia, si trovano un campo da golf, una spiaggia pubblica e l'approdo del traghetto per Pellestrina.
Una riserva naturale copre un'area dunale, dove si possono osservare la flora e la fauna delle zone sabbiose.
<h2>San Nicolò</h2>
Sul lato opposto di questa lunga isola, l'area di San Nicolo vanta un grande ponte romano lungo la laguna. Il monastero di San Nicolò, fondato nel 1044 e ricostruito nel XVI secolo, e un palazzo del XVI secolo, un tempo sede del Consiglio dei Dieci, la polizia politica della Serenissima. Dall'altra parte del Porto di Lido, si può vedere l'isola-fortezza di Sant'Andrea, costruita da Michele Sanmicheli tra il 1435 e il 1449, a guardia dell'ingresso principale della laguna. Poi l'isola delle Vignole, la più grande Certosa (monastero benedettino centrale) fino alla dissoluzione napoleonica e ora ridotta per lo più a terreno erboso selvatico, era un porto per le imbarcazioni da diporto. Sulla destra, vedrete una lunga e verde linea di terra, l'Isola di Sant'Erasmo, tuttora orto della città, i cui prodotti sono venduti in un'area particolare del Mercato di Rialto.
È al Porto di Venezia che ogni anno il Doge veniva condotto a remi per gettare in mare un anello d'oro in segno di matrimonio ogni primavera. Dopo la cerimonia visitava la vicina chiesa e il monastero.
Il vicino cimitero ebraico, aperto al pubblico, risale al 1386.
Il resto di quest'area settentrionale è stato adibito a campo d'aviazione. L'Aeroclub che vi ha sede organizza lezioni private di volo e paracadutismo.
<h2>Come raggiungere il Lido di Venezia</h2>
Raggiungere il Lido di Venezia è semplice. Dal cuore di Venezia, i vaporetti solcano frequentemente le acque, collegando la città all'isola. Un breve e piacevole viaggio attraverso la laguna vi porterà in questa incantevole destinazione.
<h2>Consigli per una visita memorabile</h2>
Tempistica: Il momento migliore per visitare il Lido è durante le stagioni di spalla (primavera e autunno), quando il clima è piacevole e la folla è meno numerosa. Esplorazione: Non limitatevi alle spiagge. Prendetevi un po' di tempo per girare per le strade, visitare i caffè locali e immergervi nell'atmosfera unica dell'isola. Festival del cinema: se siete amanti del cinema, considerate la possibilità di programmare la vostra visita durante la Mostra del Cinema di Venezia per avere un assaggio del glamour e dell'eccitazione di questo prestigioso evento. Noleggiare una bicicletta: La bicicletta è un modo eccellente per esplorare gli angoli nascosti e i punti panoramici del Lido al proprio ritmo. Rispettate le usanze locali: Ricordate che il Lido di Venezia è anche una zona residenziale. Siate rispettosi della gente del posto e della loro vita quotidiana durante la vostra visita.
 Il Lido di Venezia è una destinazione affascinante che offre un mix perfetto di storia, cultura e relax. Sia che cerchiate un tranquillo rifugio sulla spiaggia, una fuga culturale o un mix di entrambi, il Lido ha qualcosa da offrire a ogni viaggiatore. Nel pianificare la vostra prossima avventura italiana, prendete in considerazione l'idea di avventurarvi oltre le principali attrazioni di Venezia per scoprire il fascino magico del Lido di Venezia: vi aspetta un'esperienza indimenticabile.

Venetian Lido

L'isola del cimitero di San Michele si trova proprio di fronte alle acque delle Fondamente Nova, tra <a href="/it/">Venezia</a> e <a href="https://venicexplorer.com/venice-place-details/murano-glass-museum" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">Murano</a>. Secondo alcune leggende era un eremo e vi soggiornò San Romualdo dei Camaldolesi. Nel 1839 l'isola di San Michele fu unita all'isola di San Cristoforo della Pace riempiendo il canale che le divideva. Questa decisione fu presa per creare un'isola che ospitasse il cimitero cittadino. L'obiettivo era quello di evitare la diffusione di malattie comuni in luoghi ad alta concentrazione come Venezia. Prima della progettazione dell'isola, i corpi dei veneziani venivano tradizionalmente sepolti nei cimiteri delle <a href="/it/explore/venice-churches">chiese</a>.
Quest'isola ha molto da offrire ai visitatori e richiede almeno un paio d'ore per essere visitata. Dopo aver preso il vaporetto da Fondamente Nove, arriverete all'isola di San Michele dopo pochi minuti. Durante il viaggio in vaporetto, guardate alla vostra destra la Chiatta di Dante con Virgilio. Quest'opera in bronzo di Georgy Frangulyan immortala i due poeti su una gondola, mentre Dante indica la strada a Virgilio.
Accanto al molo dell'isola si trova la chiesa di <a href="https://venicexplorer.com/venice-place-details/santa-maria-assunta" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">San Michele in Isola</a>. &nbsp;La chiesa fu progettata da Mauro Codussi e terminata nel 1479. Fu la prima chiesa di Venezia a essere rivestita in pietra bianca d'Istria e fu sede di un prestigioso monastero camaldolese. Di grande bellezza è la Cappella Emiliani all'interno.
La maggior parte di San Michele è coperta dal cimitero. L'architetto Annibale Forcellini progettò l'isola del cimitero di San Michele nel 1872. Nel cimitero sono sepolti personaggi storici come il poeta Ezra Pound e il compositore Igor Stravinsky. Sono ricordati anche il creatore del balletto russo Sergej Diaghilev, il pittore Emilio Vedova, lo scrittore Josif Brodsky e l'allenatore Helenio Herrera. Il cimitero ospita anche molti italiani come Carlo e Gasparo Gozzi, Teodoro Ferrari, il veneziano Giulio Lorenzetti, Emilio Vedova, Roberto Calasso e molti altri.
&nbsp;Questo cimitero fa parte del patrimonio storico e culturale del Comune di Venezia ed è una meta turistica. Oggi i veneziani sono sepolti in terraferma.
Se visitate Venezia e avete intenzione di visitare Murano, vi consigliamo di sbarcare, prima o dopo, sull'isola di San Michele.

Isola di San Michele

Uno dei luoghi più caratteristici della laguna di Venezia è l'isola della Giudecca. I veneziani la chiamano Zudeca e in origine si chiamava Spinalunga, essendo l'isola più lunga della laguna. L'isola è ben collegata ma molto tranquilla e appartiene al sestiere di Dorsoduro. La Giudecca è separata da <a href="/it/">Venezia</a> dall'omonimo canale, il Canale della Giudecca. &nbsp;Questa tranquillità ha permesso il fiorire di <a href="/it/explore/venice-churches">chiese</a> di clausura, monasteri ma anche case di ricchi e nobili veneziani.&nbsp;
La Giudecca non è solo un luogo di grande serenità, ma anche di cultura e arte. Probabilmente la Basilica del Redentore è il cuore religioso e culturale dell'isola. La <a href="https://venicexplorer.com/venice-place-details/the-redentore" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">Basilica del Redentore</a> è opera di Andrea Palladio, un trionfo dell'arte classica rinascimentale. L'esterno in marmo bianco vi colpirà per la sua geometria e il suo rigore. L'interno vi rapirà con le sue luci e le sue opere d'arte, come quelle di Tintoretto e Veronese. Nel mese di luglio si tiene qui la Festa del Redentore, un evento che ricorda la fine della terribile peste della fine del XVI secolo. &nbsp;
Un'altra tappa importante è la Chiesa delle Zitelle, una chiesa in stile rinascimentale che un tempo era un convento per ragazze orfane. Per questo motivo è stato dato il nome di Chiesa delle Zitelle. Il nome originale era Chiesa di Santa Maria della Presentazione. All'interno vi colpiranno la cupola a volta e la pala d'altare intitolata "Presentazione della Vergine al Tempio" di Francesco Bassano. All'interno si trovano altre opere come quelle di Palma il Giovane e Antonio Vassilacchi.
Un'altra meraviglia è la Chiesa di Sant'Eufemia, con i suoi soffitti affrescati che raffigurano la vita di Sant'Eufemia. La scultura del veneziano Gianmaria Morlaiter "La Vergine con Cristo in ginocchio" è un altro motivo per visitare la chiesa.&nbsp;
L'isola della Giudecca ospita rinomate botteghe di artigiani e artisti veneziani. È piacevole passeggiare per le strade della Giudecca alla ricerca di prodotti artigianali per sostenere l'economia locale. L'isola ha ospitato anche artisti famosi. Uno di questi fu il pittore e architetto Mario de Maria, che visse nella Casa dei Tre Oci, da lui stesso progettata. &nbsp;La magnifica Casa dei Tre Oci prende il nome dalla forma delle sue finestre, a forma di tre occhi. &nbsp;Questo incredibile edificio che si affaccia sul Canale della Giudecca è uno dei luoghi più fotografati della laguna. Si tratta di un edificio neogotico con temi veneziani che ospitava artisti di tutto il mondo di passaggio a Venezia.&nbsp;
La Giudecca è una bellissima lingua di terra ricca di arte e storia che renderà la vostra esperienza ancora più unica.

Giudecca

Jesolo e’ una delle mete piu’ amate dagli italiani dal dopoguerra.&nbsp; Ancora oggi più di 5 milioni di turisti visitano questa zona di mare. Chi viene a Jesolo, viene per le spiagge con sabbia finissima e per la natura. Qui ci si viene anche&nbsp; per lo svago serale, il relax dei servizi, la possibilità di fare svariate attività come trekking o tour in bici. Ti troverai fra le foci del Sile e del Piave, vedrai l’ecosistema delle Barene. A Jesolo sarai a pochi minuti da <a href="/it/">Venezia</a> ed a sole due ore dalle Dolomiti. Se sei un appassionato di flora e fauna locale la Laguna del Mort e` dimora&nbsp; uccelli marini ed altri animali. Avrai 15 km di spiaggia balneabile, sia libere che con stabilimenti. La zona e` interessante anche dal punto di vista storico con le Mura Antiche e la torre del Caigo. Come vedi Jesolo ha molto da offrire.
Jesolo ha una lunga storia ed era nota dai Romani con il nome di Equilium, famosa per i suoi allevamenti di cavalli. Nel 1500 circa prese il nome di Cavazuccherina, in onore di Alvise Zucharin colui che deviò il corso del fiume Piave che inondava la zona. Dal 1797 con la caduta di Venezia, anche la zona subì lo stesso declino. Si riprese solo alla fine della II guerra mondiale, con la ricostruzione ed il boom italiano.&nbsp;
Dagli anni ‘90 Jesolo ha avviato un processo di modernizzazione grazie al lavoro dell'urbanista Kenzo Tange, una rivisitazione in chiave contemporanea di una città balneare.&nbsp;
La zona di Jesolo e` servita dalle linee autobus ATVO. Con ATVO potrai raggiungere facilmente l’<a href="https://venicexplorer.com/stay/getting-here/reach-st-marks-square-from-marco-polo-airport" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">Aeroporto Marco Polo</a>, Treviso, Punta Sabbioni e da qui tutta la zona lagunare, grazie ai vaporetti. Se vorrai raggiungere Piazzale Roma potrai utilizzare sempre la linea ATVO. In alternativa potrai utilizzare anche il bike sharing, le bici a noleggio, le auto a noleggio o i cosiddetti Gondolini, i treni turistici.&nbsp;
Jesolo vanta&nbsp; moltissimi ristoranti che propongono il pescato dell’Adriatico, la cacciagione del Piave e del Sile, oltre ai classici piatti italiani. Uno dei posti piu’ amati da chi apprezza la cucina veneta e` il Porto di Cortellazzo.
Quando hai in programma di visitare Venezia fra Aprile e Settembre, ritagliati dei giorni di relax a Jesolo.

Jesolo

Venezia Mestre è la porta d'accesso al <a href="/it/history-of-venice">centro storico di Venezia</a> ed è collegata ad esso dal Ponte della Libertà. Mestre è uno snodo del sistema ferroviario con la stazione di Venezia Mestre FS e delle autostrade con l'A4, l'A27 e l'A57. Da Mestre è molto facile raggiungere l'<a href="https://venicexplorer.com/stay/getting-here/reach-st-marks-square-from-marco-polo-airport" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">aeroporto Marco Polo</a> grazie agli autobus ACTV e ATVO. Anche parcheggiare a Mestre è molto più facile senza spendere una fortuna grazie ai numerosi parcheggi coperti e sorvegliati. Da qui si può raggiungere tutto il Nord Italia senza grossi problemi.&nbsp;
Potete anche decidere di rimanere a Mestre e di raggiungere <a href="/it/">Venezia</a> ogni giorno per le vostre visite turistiche. Qui troverete <a href="https://venicexplorer.com/explore/restaurants" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">ottimi alberghi a prezzi ragionevoli</a> e troverete la stessa professionalità e cortesia che contraddistingue i veneziani.
Mestre è sempre stata una terra di passaggio. Da qui passava infatti la Via Gallica romana e fu anche lo spartiacque tra il Sacro Romano Impero e la Repubblica di Venezia. Solo nel 1337, dopo che la Serenissima aveva strappato Mestre dalle mani di Verona, iniziò a prendere forma quello che sarebbe stato conosciuto come "Stato de Tera". Gli "Stati de Tera" erano i possedimenti in terraferma della Serenissima. Dal 1400 in poi Mestre divenne la porta del commercio della Serenissima fino al suo declino con la fine della Repubblica di Venezia nel 1797.&nbsp;
In epoca contemporanea, nel 1929, Mestre fu incorporata nel comune di Venezia e fu creato il polo chimico e industriale di Porto Marghera. Un ulteriore boom economico si ebbe nel dopoguerra, con un picco negli anni Settanta.
Mestre non è solo una terra di confini e di passaggi, ma anche una terra di cultura ancora in fermento. Infatti, uno dei padiglioni della <a href="https://venicexplorer.com/it/the-city/venice-culture/annual-events/la-biennale-di-venezia" target="{$styles.content.links.extTarget}" rel="noreferrer">Biennale</a> si trova all'interno di Forte Marghera, una fortificazione ottocentesca a difesa della laguna. A Forte Marghera si svolgono anche altri eventi.
Il cuore di Mestre è Piazza Erminio Ferretto, oggi anche zona pedonale a traffico limitato (ZTL). Qui si trova il Duomo di San Lorenzo in stile neoclassico e sul lato opposto della grande piazza si trova la Torre dell'Orologio. &nbsp;Un'altra <a href="/it/explore/venice-churches">chiesa</a> degna di nota è quella di San Girolamo, con una pala d'altare di Palma il Giovane. Gli Alpini del Nord Italia sono devoti alla Madonna del Don e nella Chiesa dei Cappuccini ogni settembre rendono omaggio a una sacra reliquia ritrovata in Russia.
Mestre ha anche parchi piacevoli come il Parco di San Giuliano, i giardini di Villa Querini, il Parco del Piraghetto e molti altri.
Se visitate Venezia prendete in considerazione l'idea di soggiornare a Mestre, può essere un'opzione conveniente e piacevole.

Fuori dai sentieri battuti